Ecco come uscire dal vicolo cieco di Bersani
(Aggiornato al 2 aprile) Altro che consultazioni aperte. Bersani si è ficcato in un bel vicolo cieco e purtroppo sta paralizzando la politica del Paese. Ecco la posizione più aggiornata del Pdl
AGGIORNAMENTO 2 APRILE
Dopo la Pasqua non si è sciolto il nodo del governo. Bersani continua a pronunciare parole ostinate e chiuse. Il cambiamento che l’Italia chiede alla politica è un governo forte che abbassi le tasse, aiuti le famiglie e combatta la disoccupazione. Noi ribadiamo la nostra disponibilità a collaborare nell’interesse dell’Italia. Ma se Bersani vuole occupare tutte le istituzioni non c’è alcun spazio per il dialogo.
AGGIORNAMENTO 29 MARZO
Abbiamo ribadito la nostra posizione: l’Italia ha bisogno di un governo forte e stabile che affronti le priorità economiche. Siamo disponibili ad un governo di coalizione, speriamo che il Pd non porti il Paese nel baratro!
AGGIORNAMENTO 28 MARZO
“Preclusioni e condizioni inaccettabili” le uniche le ha poste Bersani e si è infilato in un vicolo cieco rincorrendo Grillo e ponendo veti al Pdl. Adesso tocca a Napolitano verificare se responsabilità e bene comune per l’Italia potranno tornare ad essere prioritari nel Pd.
La situazione è di stallo completo. E Bersani ne ha tutte le responsabilità. Continua a corteggiare Grillo e il Movimento 5 Stelle per governare con lui e continuano a ricevere pesci in faccia e insulti.
Riporto la dichiarazione di Angelino Alfano (27 marzo 2013)
“Dal giorno successivo al voto fino a oggi, il Pd non ha mai realmente corrisposto al nostro comportamento responsabile e di buon senso e non ha mai formulato alcuna seria apertura: non ha affrontato i temi economici che davvero importano al Paese; ha occupato tutte le cariche istituzionali; ha preteso di inseguire ogni estremismo e giustizialismo. La vicenda e’ chiusa e l’ha chiusa Bersani che ora si trova nel vicolo cieco in cui si e’ infilato. Sta a lui, ora, rovesciare la situazione, se vuole e se puo’, nell’interesse del Paese”. Angelino Alfano.
Il Pdl ha aperto a un governo di riforme condivise subito dopo le elezioni ma il Pd ci ha sempre chiuso la porta in faccia. Ma il pregiudizio è troppo forte contro il centro destra, contro Berlusconi e il Pdl e contro quei 10 milioni di italiani che ci hanno votati.
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INTERVISTA A REPUBBLICA DEL 28 MARZO
Bersani sta portando l’Italia a sbattere contro un muro. Mi auguro che il segretario Pd ci ripensi. Il Pdl dirà SI a governi che affrontino i temi del Paese, ma non abbiamo paura di nuove elezioni. I democratici propongano una figura di garanzia nella partita per il Colle.
Come è normale in altri paesi (Germania per esempio), dovremmo fare la grande coalizione. Ma il Pd teme il nemico assoluto, lo identifica in Berlusconi. La gente ci dice “mettetevi insieme e non rompete le balle, affrontate i problemi”.
Bersani aveva detto prima del voto che si sarebbe comportato come chi ha avuto il 49% e non il 51%. Invece ha avuto il 29% e si comporta come se avesse avuto il 51% cannibalizzando tutte le cariche istituzionali, volendo gestire il potere e non affrontando i problemi del Paese.
18 thoughts on “Ecco come uscire dal vicolo cieco di Bersani”
MAURIZIO…. Bersani fara’ la sua finale figura del ciarlatano e poi sparira’ per sempre…. Alleluja!! A voi invece… miei grandi impresentabili,buon lavoro !!!
“SE VUOLE E SE PUO'”. PENSO CHE BERSANI SIA UNA BRAVA PERSONA
E ANCHE INTELLIGENTE MA PENSO ANCHE CHE “NON PUO'” PERCHE’ CI SONO PERSONE DIETRO DI LUI CHE LO COMANDANO A BACCHETTA.
NON A CASO RENZI ANDO’ ALLA FAMOSA RIUNIONE ANDANDO VIA DOPO POCHE ORE QUANDO CAPI’ CHE LA MUSICA ERA SEMPRE LA STESSA.
Bersani ha rotto…..e non aiutatelo sottobanco!
Occorre, mai come oggi, responsabilità: al Paese serve un governo che ponga in essere le istanze di cambiamento che sono emerse anche dal voto. E’ un Paese che va riformato dalle fondamenta, serve un rinnovamento profondo della classe dirigente, un cambiamento della politica, del modo di fare politica: c’è un Paese da ricostruire e chi soffre lo aspetta! La politica continua ad essere sorda ai veri bisogni della gente. Queste consultazioni di Bersani a cosa hanno portato? Oggi andrà da Napolitano e vedremo, intanto l’Italia è ferma!
Caro Maurizio,io li conosco bene quelli di sinistra in genere e in via di principio direi no all’ammucchiata ma considerato il momento e su punti specifici e ben determinati l’unico governo che dovrebbe nascere è l’accordo PDL-PD. Ma il PD ha la supponenza di avre la ricetta in mano e poi ha paura di perdere ancora voti se dovesse essere fatto un governo PDL-PD.Ancora pensano con l’ideologia senza rendersi conto delle difficoltà che stiamo attraversando.Anch’io nel mio piccolo ho dovuto mettere i miei otto dipendenti a part time come libero professionista.
andiamo avanti cosi onorevole lupi gargamella o è con noi o fuori visto che ha dichiarato che solo un insano di mente pensa a governare.si vede che gargamella è amico della sorella di vendola che soffre di vuoti di memoria
mI SEMBRA CHIARO CHE DATA L’OSTINAZIONE DI bERSANI E L’ATTENDISMO DEI GRILLINI SI VADA VERSO UN GOVERNO DEL PRESIDENTE PER IL DISBRIGO(TENTATO) DELL’EMERGENZA.iN VISTA DELLE PROSSIME,INELUDIBILI,VOTAZIONI,SUGGERISCO DI METTERE FRA LE PRIORITà DEL NOSTRO PROGRAMMA LA LIBERALIZZAZIONE DEL CONTANTE,LA CUI ASSURDA LIMITAZIONE STA BLOCCANDO BUONA PARTE DELL’ECONOMIA.nON C’E’ PERSONA CHE IO CONOSCA CHE NON DETESTI QUESTA NORMA.
Signor Tedesco , al di là della sua sicumera, si è accorto che il PDL ha perso sette milioni di voti? perciò , per non cadere nel ridicolo, abbassi i toni e guardi la drammatica realtà Italiana di cui soprattutto il PDL e Berlusconi sono responsabi. Si apelli alla memoria.
Si faccia da parte Berlusconi e, nonostante un PDL di nominati, si restituisca al paese un partito di centro destra, perchè il Paese è di centro destra. Lorenzo.
Non creda che le sue conclusioni siano ovvie. Ma che gente frequenta lei?
In questo clima di incertezza, l’unica certezza è che si tornerà al voto, anche se si arrivasse ad un nuovo Governo, questo avrebbe vita breve.
NON FACCIAMOCI PRENDERE DI SORPRESA ED ARRIVIAMO ALLE NUOVE ELEZIONI PRONTI
In ogni seggio dovrà essere presente un rappresentante di lista del PdL, non come le ultime che nonostante la disponibilità di molti, non si è provveduto a farlo.
Sono sicuro che se avessimo avuto più controllori del voto, le cose sarebbero state diverse.
Signor Guerciotti, ma in che mondo vive lei, il PDL è per volontà del capo un partito virtuale al quale non è stato permesso di radicarsi sul territorio attraverso sedi politiche, incontri, elezioni di organi ecc., e lei mi viene a parlare di rappresentanti di lista e dove li trova? Il Pdl potrebbe pagarli, questo sì, è la sua unica possibilità.
Cara patrizia,no Bersani non sparira’ del tutto,basta andare a Bettola in macchina,si fermi li si fa fare il pieno,una controllata alle gomme e magari pure una pulitina al vetro,sta molto meglio li o no?????
Caro Onorevole Lupi,
la invito a leggere il mio articolo e farmi sapere cosa ne pensa.
Ecco il link:
http://spypolicy.wordpress.com/2013/04/01/il-conflitto-nel-conflitto-dice-proragatio-a-termine-per-napolitano/
Mi farebbe molto piacere lo leggesse e scambiasse con me le sue opinioni.
Con stima,
Alan
caro Mauro, in questo clima di incertezza l’unica certezza è che il pd vuole occupare tutte le cariche, visto che numeri e accordi “tra gentiluomini” glielo permettono. l’unica certezza è che persone di valore nel pdl, come Marcello Pera, sono rifiutate a priori da chi predica il rispetto dell’altro ma non gli altri di quello schieramento. l’unica certezza è che fatto salvo un manipolo di sognatori, il pdl è tutto proteso a salvare il culo del capo, pensando così di salvare il paese, ma in questi 10 anni le condizioni degli italiani e dei cattolici non sono migliorate.
Gentile Francesco, siamo l’unico partito che parla di contenuti e di proposte programmatiche anche in questa fase di stallo del governo.
Maurizio
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