Italia Popolare: il mio intervento per un nuovo Pdl
Domenica al Teatro Olimpico di Roma sono intervenuto a Italia Popolare. Ecco il video e le mie parole
Intervento a Italia Popolare – Domenica 16 dicembre 2012 a Roma
COS’E’ ITALIA POPOLARE > Cosa stiamo facendo qui? Italia Popolare, questo manifesto, è la nascita di un nuovo partito? Mi spiace per coloro che auspicano la divisione del centro destra e la divisione di un grande partito che è necessario perchè la sinistra non vinca in questo paese.
SU COSA SI FONDA UN NUOVO PDL > Noi non vogliamo far nascere un nuovo partito ma vogliamo dare il nostro contributo forte perchè ci sia un partito nuovo, capace di rispondere a ciò che la gente ci chiede. E un partito è nuovo quando:
- Non dimentica la propria storia. Ne va orgoglioso.
- Riconosce il proprio leader che ha fatto e farà questa storia. Perchè cancellare la memoria è cancellare la nostra stessa presenza politica. questo leader ha un nome e cognome: si chiama Silvio Berlusconi.
- Coraggio e capacità di riconoscere i propri errori: si sbaglia e bisogna riconoscerlo.
- Non bisogna girarci attorno: la nostra scelta non è del populismo o della divinizzazione. Ma è della responsabilità.
LA PROSPETTIVA DI MONTI > Guardiamo la realtà: Casini ieri ha definito il passo indietro e la scelta di responsabilità di Berlusconi una giravolta. Io dico che bisogna smetterla con tatticismi e rancori. Ma se crediamo che Monti sia una grande opportunità per tutti e che il Ppe ha dato per mettere tutti insieme, e non un pezzetto, i moderati… Allora finiamola con questa logica della vecchia politica. Di tattica si muore. Monti ha questa grande opportunità proprio per la sua autorevolezza: scendere in campo non per dividere ma per unire tutti.
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E infine. Noi siamo insieme non per un’organizzazione, ma per ideali e valori in cui ci riconosciamo. Questi si traducono non in un’identità particolare da sacrestia, ma in un modo nuovo di fare e cambiare la società.
TRE DIFFERENZE CON LA SINISTRA > Il mio amico Vignali mi ha fornito tre passaggi banalissimi per capire come identità e storie si mettono insieme. Altro che partito confessionale, partito dei cattolici, dei laici… Siamo tutti insieme perchè vogliamo camiarlo questo Paese.
- Siamo tutti insieme perchè Einaudi diceva una cosa che la sinistra non accetta e non concepisce: la libertà economica è condizione necessaria della libertà politica. La politica viene dopo la società e serve alla società.
- Siamo insieme e diversi dalla sinistra perchè Visco diceva che le PMI son o un assurdo e al massimo un ammortizzatore sociale. Per noi sono spina dorsale di un paese che fa guardare con certezza al futuro.
- Smettiamola di dividerci e lo dico al nostro partito. Camusso si è detta offesa dalle parole del presidente di Confindustria Giorgio Squinzi quando ha detto che si deve lavorare di più. Per noi il male non è lavorare di più ma non lavorare.
Questa è la ragione per cui se Monti farà un grande gesto di responsabilità noi saremo tutti insieme e comunque lotteremo perchè l’Italia non sia consegnata alla sinistra di Bersani e Vendola.
4 thoughts on “Italia Popolare: il mio intervento per un nuovo Pdl”
Mi è piaciuto l’intervento e condivido la proposta di un nuovo Pdl, perchè la questione, a mio avviso, non è moltiplicare i partiti, ma riuscire a costruire un grande partito di popolo che riesca a scaldare i cuori con una idealità chiara e sappia indicare un percorso ragionevole per stare di fronte alla crisi che non è affatto passata e che ci accompagnerà per molto. In qsto momento vedo nel Pdl un disorientamento totale circa la leadership,l’idea di partito, i contenuti programmatici, il candidato premier….e le elezioni sono alle porte. Il corteggiamento a Monti mi sembra più un’escamotage per arginare la sconfitta quasi certa. Io e tanti come me forse arriveremmo a votare Monti turandoci il naso….ma di brutto. Tanti altri, elettori del Pdl, o non andranno a votare o voteranno Grillo (tanti miei amici lo hanno già fatto alle elezioni in Sicilia). Occorre far presto a proporre, innanzitutto, un programma di governo credibile, ragionevole ed equilibrato. Delle “sparate” elettorali quotidiane non sappiamo che farcene.
Belle parole condivisibili, ma parole, se mi si permette, un poco utopistiche. Premesso che nessun movimento politico dice “votate per me, che vi ridurrò sul lastrico”, la prospettiva di tutti è di fare un grande partito che da solo abbia almeno il 51% dei voti. Se non vi riesce, e nessuno vi è mai riuscito se non la primissima DC, è costretto a fare alleanze, alias scendere a patti, con altri movimenti minori, accoglierne alcune istanze ed essere soggetto a ricatti o, addirittura, all’immobilismo, come capitò a Prodi. E’ sempre capitato così e non vedo come possa cambiare.
Eppure qualcosa deve cambiare; penso che Monti, candidato premier, possa riuscirvi ma ad una condizione: che cambi la grandissima parte dei quadri dirigenziali perché, a torto o a ragione, ciascuno di essi è inviso a questa o quella parte dell’elettorato. Berlusconi è stato il padre nobile, un bel monumento ma ora è un nonno asmatico che se la fa con una nipotina: via!. Chi ha fatto quattro, cinque, sei o più legislature, via! Come può pensare di convincerci di riuscire là dove ha fallito per anni e anni? Ma c’è un’altra condizione: d’accordo il rigore, ma ora un po’ di eguaglianza e crescita, perché sinora le tasse hanno strozzato sopratutto i più deboli e, ahimè, le piccole e medie industrie che tanto vogliamo difendere. Che paghino anche i più fortunati e, sopratutto, i più privilegiati (politici e non solo, fate mea culpa), che si ponga davvero fine agli sperperi. Coraggio: non mi bastano le belle parole, voglio un chiaro elenco delle dieci principali leggi che volete promuovere, e su questo vi valuterò.
Avanti con una nuova politica, con un partito rinnovato, con a capo Berlusconi!
Le primarie? Una inutile perdita di tempo.
Meglio gli slogan e le promesse, tanto il popolo ha poca memoria!
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