Italia Popolare: la mia intervista a Clandestino Web
Ecco la mia intervista al sito Clande3stino Web dopo l’evento di Italia Popolare. Per aiutare a giudicare insieme l’attualità politica
L’intervista è stata pubblicata su clandestinoweb.com “Lupi (Pdl) Italia popolare? Una assunzione di responsabilità”
Italia Popolare è stata presentata domenica al Teatro Olimpico, che bilancio si può fare dell’evento?
Domenica scorsa si è visto un Pdl teso a unire e non a dividere. Un Pdl che ha fatto della responsabilità nei confronti del Paese la sua parola d’ordine. Un Pdl che non ha solo parlato di strategie elettorali, ma di contenuti, che elaborato un manifesto in sedici punti che riprende i valori e le politiche del popolarismo europeo e della storia del centrodestra italiano dal ’94 a oggi. Una storia che non si può disperdere, di cui dobbiamo essere orgogliosi, una storia che ha visto nel ’94 Silvio Berlusconi aggregare i moderati italiani e che offre adesso la stessa possibilità a Mario Monti. Il modo per non rendere inutile tutto questo, domenica è stato detto chiaramente, è restare uniti, riaggregando e ridando speranza agli elettori di centro e di destra che non vogliono consegnare l’Italia a una sinistra che ha dimostrato tutto il suo conservatorismo con i vincoli posti alla riforma del mercato del lavoro.
Leggi anche “Italia Popolare: video e manifesto”
Italia Popolare raccoglie i moderati che chiedono a Monti di scendere in campo per guidarli alle prossime elezioni, ma se il professore scegliesse di non candidarsi?
E’ un’ipotesi che preferisco non prendere in considerazione, vista anche l’esplicita richiesta europea al presidente del Consiglio. Se succederà, ci penseremo. L’importante è che non venga meno quanto detto prima, cioè la responsabilità e la volontà di rappresentare l’elettorato alternativo alla sinistra.
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Alle prossime elezioni si andrà ancora con la vecchia legge elettorale, questo non può essere motivo di disaffezione degli elettori? Come si combatte l’astensionismo che è ancora oltre il 30%?
Non cambiare la legge elettorale è stato sicuramente un errore. Ora non deve diventare un alibi per un disimpegno o per non proseguire nella strada del rinnovamento, anche delle liste, su cui con Angelino Alfano ci siamo impegnati. Gli elettori vanno convinti oltre che con i nostri argomenti anche con questi fatti.
Ecco il mio intervento a Italia Popolare “Italia Popolare: il mio intervento per un nuovo Pdl” (video di 5 minuti da guardare!)
Nel suo intervento ha parlato delle piccole e medie imprese motore fondamentale dell’economia italiana, in questo senso il dl Sviluppo ha già fatto qualcosa. Che azioni ancora si possono intraprendere?
Primo, c’è una legge, lo Statuto delle piccole e medie imprese fortemente voluto dal Pdl, che va applicata. Secondo, bisogna ridare ossigeno alla Pmi tornando a rendere accessibile il credito. Terzo, vanno ridotti i tempi di pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione. Quarto, bisogna favorire anche fiscalmente chi investe in n ricerca e innovazione nei settori più avanzati. Quinto, bisogna supportare l’imprenditoria giovanile e quella femminile. Sesto, il percorso a ostacoli cui la burocrazia chi in questo paese vuole intraprendere va decisamente semplificato. Non arrivo a dire che la burocrazia si abbatte non si cambia, perché non sono un rivoluzionario, ma una seria riforma in questo campo non è più rimandabile.
One thought on “Italia Popolare: la mia intervista a Clandestino Web”
Caro Maurizio,
ti ho sempre stimato e continuo a farlo ora.
Condivido in pieno quello che hai detto al convegno di Italia Popolare, tranne per un punto, che forse per te è basilare, ma io non lo condivido più.
Ho votato in tutti questi anni Berlusconi, ho creduto nel progetto politico e mi sono iscritto al PDL.
Ora sento che Berlusconi non mi rappresenta più, è troppo destabilizzante: in un momento di crisi come l’attuale bisogna poter guardare a qualcuno che ti fa vedere più chiaro (come te) e non a chi non riesci più a capire come la pensa, in balia delle sue vicende personali o non si sa cosa.
Bisogna avere il coraggio di guardare oltre, senza rinnegare la storia passata e chi l’ha fatta nascere, e non affondare solo per non tradire il capo.
Con grande affetto e riconoscenza.
Buon Natale
fabio
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