Tutelare le imprese che lavorano alla Tav
Il governo è assolutamente determinato a tutelare le imprese che lavorano per la Tav Torino-Lione.
Per questo il sottoscritto ministero delle Infrastrutture e quello dell’Interno Alfano avevamo presentato un emendamento al decreto legge sul femminicidio che estendeva il fondo per le aziende che subiscono attentati dalla mafia anche a quelle che lavorano per grandi opere strategiche come la Tav.
L’emendamento aveva superato il vaglio della commissione di merito, aveva ottenuto il nulla osta da parte della Ragioneria generale dello Stato e degli uffici del ministero dell’Economia, ma è stato purtroppo rivalutato negativamente dalla commissione Bilancio della Camera.
Non abbiamo voluto arrestare l’iter del decreto sul femminicidio, ma questo parere contrario non bloccherà la nostra volontà di ottenere ciò che quell’emendamento si prefiggeva.
Lo ripresenteremo nel primo provvedimento utile o nella legge di stabilità, perché chi lavora per un’opera ritenuta strategica dallo Stato non può essere lasciato solo di fronte ai rischi che, come succede in Val di Susa, si assume.