Crollo del viadotto ad Agrigento: accertare responsabilità e continuare con prevenzione
Crollo del viadotto in provincia di Agrigento. Dichiarazione del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi e percorso alternativo di Anas.
“Anas ha immediatamente istituito una commissione di inchiesta sul crollo di una parte del viadotto della Statale 626 in provincia di Agrigento.
Si tratta di una costruzione relativamente giovane, l’apertura al traffico è avvenuta nel 1984, vanno appurate tutte le responsabilità, ma non possiamo limitarci a intervenire dopo questi fatti. La prevenzione è il nostro principale dovere.
Ad Anas, proprio per la manutenzione straordinaria di ponti, viadotti e gallerie, sono stati assegnati 650 milioni di euro (300 con il Decreto del fare dello scorso anno e 350 con la legge di stabilità del 2014). I 100 interventi relativi al primo stanziamento sono già stati tutti appaltati. Appaltate anche l’80% delle opere del secondo stanziamento. Stiamo accelerando al massimo per la consegna dei lavori”.
COMUNICAZIONE DA ANAS
Individuato un percorso alternativo assieme alla Polizia Stradale
Questa mattina, intorno alle ore 11.25, il Viadotto “Petrulla”, lungo la SS 626 dir, al km 4,500 tra Licata e Braemi, in provincia di Agrigento, è stato chiuso dall’Anas a causa del cedimento di una delle campate. Il viadotto, risalente alla fine degli anni Settanta, è lungo 492 metri ed è costituito da 12 campate.
Dai primi accertamenti effettuati dai tecnici dell’Anas, prontamente intervenuti sul posto, la causa del crollo sembrerebbe imputabile ad una rottura delle travi in cemento armato precompresso che sostenevano l’impalcato, avvenuta senza che si fossero manifestate deformazioni evidenti e tali da preannunciare l’imminente crollo.
Nessun segnale di possibile cedimento, peraltro, era emerso neppure nei recenti interventi di manutenzione sia ordinaria che straordinaria che hanno interessato il viadotto negli anni scorsi, con l’adeguamento delle barriere di sicurezza e, ancor più di recente, con la sostituzione dei giunti di dilatazione.
L’Anas ha nominato una commissione tecnica, presieduta dal docente universitario Mario Paolo Petrangeli, esperto in ponti, che si è messa subito al lavoro e nelle prossime ore si recherà sul posto per il sopralluogo e per verificare gli interventi necessari atti a ripristinare in tempi rapidi la viabilità e a prevenire problemi sulle altre campate del viadotto.
Nel frattempo l’Anas, assieme alla Polizia Stradale, ha individuato un percorso alternativo, con deviazione sulla SS 115 e proseguimento sulle SS 576, 410 dir, 123 fino all’incrocio con la SS 644.
One thought on “Crollo del viadotto ad Agrigento: accertare responsabilità e continuare con prevenzione”
Se L’ANAS farà l’inchiesta stiamo freschi.
I cigli delle strade e le rotonde sono in condizioni disastrose. Il manto stradale di tutte le strade siciliane è buchi e fosse. L’Agrigento-Caltanissetta si sta costruendo facendo GALLERIE sotto piccole collinette perché dove si scava si guadagna.
A Campobello di Licata verrà costruita una inutile muraglia che costerà ben due milioni di euro… Si è costruito un mercato ortofrutticolo al primo piano, Si spenderà oltre un milione e cinquecentomila euro per rifare una scuola in condizioni più che discrete. Licata ha un ospedale fantasma se non fosse per il personale che guadagna e turna per letti vuoti.
Tutto questo per opera del PDL e dell’UDC. Ora però i suoi compagni del PD hanno tutto in mano e da buoni siciliani chi conta vi ha già voltato la faccia.
Non credo che cercherai di conoscere meglio gli intrallazzi, ma ancora credo nella tua faccia onesta. Per questo perdo il mio tempo a scriverti da Siciliano che ha perduto ogni speranza
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