Alitalia, Lupi: Sugli esuberi la Cgil la smetta di giocare con i numeri
Dieci mesi fa Alitalia doveva chiudere e mettere sulla strada 13.000 persone, più i disoccupati che si sarebbero creati nell’indotto. Ora è una società nella quale vengono investiti 1 miliardo e 700 milioni di euro.
Ribadisco che gli esuberi, cioè le persone in mobilità per le quali in questo momento non c’è prospettiva certa di ricollocazione, sono 440 e godranno per cinque anni degli ammortizzatori sociali previsti, l’80 per cento dello stipendio, in questo periodo verranno assistiti da un nuovo programma di ricollocazione istituito appositamente per il comparto aereo.
La Cgil sa bene, come tutti, che 860 persone sono in una situazione diversa, hanno infatti scelto la mobilità volontaria, accettato i cinque anni di sussidio più l’incentivo dell’azienda, quindi non giochi con i numeri. Dopo non aver sottoscritto un accordo che ha salvato quasi 12.000 posti di lavoro, ora vuole nascondere l’errore fatto continuando ad attizzare polemiche di fronte a soluzioni chiare. Mi sembra un atteggiamento sterile”.