La sinistra urla, ma l’evasione non c’entra. Rileggano Cantone
“Questa vicenda del contante dimostra ancora una volta quanto siano dure a morire le posizioni ideologiche pregiudiziali e strumentali. A chi urla che il governo favorisce l’evasione voglio citare una frase: ‘Non credo affatto che l’aumento a 3000 euro favorisca la corruzione’. Chi ha pronunciato queste parole, un pericoloso sovversivo di destra? Un evasore? Un economista iperliberista? No, Raffaele Cantone, il magistrato che presiede l’Autorità nazionale anticorruzione, che ribadisce nel merito quanto sostengono tutti gli studi sul rapporto tra limiti nell’uso del contante ed economia sommersa. Cantone, ampiamente citato a sproposito in questi giorni, ha solo espresso riserve sul significato simbolico di quel limite, ritenendo a suo parere ‘sbagliata l’idea di cambiare continuamente le regole’. Ma la sinistra in questo Paese ha sempre bisogno di un nemico, e quando non lo trova se lo crea. Persa la battaglia sulla legge elettorale e sulla riforma costituzionale adesso grida al pericolo ‘contante’. Non la rassicurano gli studi in merito, non vale più la parola di un incorruttibile come Cantone, né quella documentatissima di una persona seria come il ministro Padoan, che pure in passato era in linea di principio contrario. Adesso, di fronte ai fatti dice: ‘Ho cambiato idea. Non c’è correlazione tra intensità del limite del contante e la diffusione dell’economia sommersa. Ci sono Paesi in cui il limite non c’è e l’evasione fiscale è bassissima’. Il governo sulla questione si è detto pronto a mettere la fiducia, ma la cosa più importante è che con questa legge di stabilità sta tornando a dare fiducia agli italiani. La sinistra, persa nelle sue battaglie di potere interne non se ne accorge”. Lo dichiara Maurizio Lupi, presidente dei deputati di Area popolare.