Referendum per l'autonomia: Non vanificare il voto di 5 milioni persone
Cinque milioni di cittadini che votano chiedendo maggiore autonomia e federalismo per le loro regioni non sono un numero da usare strumentalmente nella prossima campagna elettorale.
Questa significativa partecipazione popolare ci dice invece che i temi sui quali si sono pronunciati non sono da sottovalutare: c’è voglia di federalismo e di più autonomia, la questione settentrionale si ripropone in modo evidente. Prenderli sul serio vuol dire allora che questo è il momento della responsabilità, dei governatori e dello Stato. Ci vuole realismo, bisogna evitare di trasformare in uno spot ciò che non è stato uno spot. Dichiarazioni come “Faremo tutto in un mese”, “Chiediamo il trasferimento dei nove decimi delle risorse” risultano stonate”.
Certo, bisogna iniziare subito la trattativa con lo Stato, senza perdere tempo, ma bisogna sapere che il trasferimento dei poteri non è cosa che avvenga in un giorno.
Ripeto, bisogna essere realisti, seri e pragmatici.
La legge che uscirà al termine delle trattative Stato-Regioni dovrà essere approvata dalle due Camere del Parlamento a maggioranza assoluta, il metodo con cui lavorare deve essere quindi quello di un atteggiamento inclusivo, per arrivare al successo bisogna coinvolgere altri e non alzare trincee. È questo il modo migliore per difendere il valore del voto di domenica.