Una finanziaria in cui la famiglia è difesa a parole, ma non nei fatti, è difficile da votare
Certo che una finanziaria così è difficile da votare.
A parole tutti difendono la famiglia e sono preoccupati per il calo della natalità. Nei fatti la famiglia la bistrattano e i pochi provvedimenti a suo favore li annullano. Nella legge di bilancio dell’anno scorso con il governo Renzi si era finalmente invertita la rotta e alla famiglia erano stati destinati 600 milioni di euro, dopo il bonus bebè era stato creato anche il bonus per le neo mamme. In quella consegnata ieri al Senato il bonus bebè è sparito.
Si regalano soldi a pioggia a destra e a manca, mance e mancette che si potrebbero più prosaicamente definire marchette. Non ci bastano le migliaia di enti inutili già esistenti in Italia, con questa legge di bilancio ne creiamo di nuovi, agenzie varie di cui non si capisce il senso e l’utilità e delle quali non si sente francamente il bisogno.
Chiediamo che venga fatta pulizia di questi provvedimenti e che i fondi ad essi destinati vengano integralmente utilizzati per rifinanziare il bonus bebè, per aiutare cioè quei giovani cha hanno il coraggio di fare una famiglia e mettere al mondo dei figli. Ricordiamo bene le dichiarazioni del sottosegretario Boschi alla Conferenza nazionale della famiglia , disse che la famiglia è la ‘priorità del governo’, parlò di ‘margini stretti’ ma promise ‘un aumento dello stanziamento per le politiche familiari’. Disse che sarebbe arrivato ‘un segnale già nelle legge di bilancio’, si spinse sino a parlare di ‘quoziente familiare e delle misure per contrastare la denatalità’ e concluse assicurando che ‘il Pd comunque farà del tema del sostegno alle famiglie una bandiera della campagna elettorale’. Che cosa farà il Pd in campagna elettorale non ci interessa, ci preoccupa che cosa non sta facendo per la famiglia in questa legge di bilancio. Se i segnali promessi sono questi, sono pessimi.
Lo dichiarano in una nota congiunta Laura Bianconi e Maurizio Lupi, presidenti dei senatori e dei deputati di Alternativa popolare.