Noi determinanti. Bisognerà fare i conti con il Centrodesta.
Noi determinanti.
Bisognerà fare i conti con il Centrodesta.
<<Le elezioni di domenica hanno certamente anche un valore politico interno, ma bisogna ricordare che in realtà si vota per il futuro dell’Europa, per chi dovrà guidarla nei prossimi 5 anni>>
Maurizio Lupi, coordinatore e deputato di Noi con L’Italia, lancia questo appello. Perché, spiega, <<si tratta di scegliere se tornare a un’Unione dai grandi ideali e valori, oppure se si vuole un mero progetto economico e burocratico>>.
I vostri candidati sono presenti nelle liste di Forza Italia.
<<Si. L’Europa deve affrontare grandi sfide con la Cina, gli Stati Uniti, la Russia e con tematiche come l’immigrazione: può farlo soltanto se si torna alla logica della solidarietà tra i Paesi che ne fanno parte. E allora, il 27 maggio, avremo una maggioranza popolare che potrà dialogare, o sarà esattamente il contrario?>>
Sta auspicando una vittoria della famiglia Ppe?
<<È l’unica che può garantire ideali moderati e servizio per il bene comune. Ed è per questo che Silvio Berlusconi si è rimesso in gioco, cercando di unire tutte le forze moderate>>.
Voi avete aderito, ma l’allargamento non ha raggiunto le dimensioni desiderate.
<<Ci siamo noi con i centristi dell’Udc, quelli dell’ex Ncd e persino rappresentati dell’autonomismo come la Svp. In 2 mesi abbiamo fatto un grande lavoro e siamo tornati a fare campagna elettorale insieme: non è sufficiente, ma è soltanto l’inizio. Il voto dimostrerà che siamo determinanti e andremo avanti con aperture e allargamento ad altre componenti>>.
Crede che il risultato delle Europee porterà un cambiamento in Italia?
<<Il governo gialloverde ha una grande debolezza: non guarda al bene del suo Paese. Ha soltanto interesse di potere e non considera se l’economia e la crescita sono ferme. Anche Matteo Salvini capirà che deve dialogare con la proposta moderata e liberale: se resta legato allo statalismo – basti vedere la vicenda Alitalia- e all’incompetenza dei 5 Stelle- va verso il fallimento>>.
Ammesso che cambi qualcosa, per voi Salvini sarà il leader?
<<Considero un errore rincorrere o interpretare Salvini. È leader di un partito che oggi è forte e fa la sua politica. Le nostre proposte sono diverse. E abbiamo il dovere di dire che il centrodestra è fondamentale per una politica che ricominci dai valori attraverso proposte concrete: non Stato, ma società>>
Siete delusi dalla scelta di Fratelli d’Italia di abbandonare Forza Italia e voi?
<<Giorgia Meloni sta cercando di differenziarsi dalla Lega e di darsi un’identità, ma allo stesso tempo tenta di superare lo sbarramento del 4 per cento. Vedremo i risultati. Comunque resta un interlocutore>>
Intervista di Daria Gorodisky del 24/05/2019 al Corriere della Sera