IL COVID E’ Il QUINTO PARTITO DEL GOVERNO
In questi mesi ho maturato una convinzione: la maggioranza che sostiene il governo non è fatta di quattro partiti (Pd, M5s, Iv e Leu) ma di cinque.
Il quinto partito si chiama Covid.
Non ho ancora ben capito però se sia lui che lavora per loro o se siano loro a lavorare per lui. In ogni caso è l’unico motivo, l’unico collante che li tiene ancora insieme e in piedi.
E mentre continuano a spostare in là la soglia dell’emergenza in un’alternanza di annunci e di allarmi, oggi è stata approvata una nuova Legge Di Bilancio inadeguata e dispersiva, fatta di bonus a pioggia che hanno il sapore di mancia a questo o a quel gruppo di pressione e non di investimento in settori strategici.
E questo è dimostrato sia dai 100 emendamenti approvati sotto i 5 milioni di euro, sia dai 150 miliardi spesi da febbraio ad oggi a debito, che peseranno sulle spalle dei nostri figli e dei nostri nipoti, senza che nell’economia sia stato prodotto un qualsiasi effetto strutturale, ad esempio nella sanità.
A proposito: com’è possibile che oggi in Italia siano arrivate 9750 dosi di vaccino e in Germania 150mila, in Spagna 350mila? Sono dosi simboliche ci ha spiegato il commissario Arcuri, più avanti ne arriveranno 470mila a settimana.
Ecco, iniziamo da questo: su questioni così serie basta simboli e annunci che fanno titoli sui giornali e che, però, non corrispondono alla realtà.