L’ITALIA HA BISOGNO DI VISIONE NON APPROSSIMAZIONE
Dopo il governo Conte/Casalino, con la sua continua improvvisazione, approssimazione e indecisione, mi conforta il metodo con cui Draghi ha voluto definire lo stile del suo esecutivo: il confronto con il Parlamento, l’informazione tempestiva agli italiani (che non sono sudditi ma la vera risorsa della nostra comunità) sul cambiamento delle regole, la qualità e la rapidità delle decisioni (ad esempio nella campagna vaccinale), il concentrarsi sugli obiettivi strategici evitando dispersione di risorse in lunghi elenchi di progetti, interventi strutturali e non un “farisaico rispetto delle quote rosa” per una vera parità di genere soprattutto nel mondo del lavoro. Mi conforta la concretezza e la fattibilità dei piani.
Abbiamo bisogno di più scelte coraggiose, più visione e meno spreco per la ricostruzione: basta con l’approssimazione, basta con l’indecisione, basta con l’autoreferenzialità. La prima risorsa che non possiamo più permetterci di sprecare è il tempo, soprattutto se è “il tempo del potere nella sola preoccupazione di conservarlo”.
All’Italia occorrono riforme necessarie, dal fisco alla giustizia (non solo civile ma anche quella penale), dalla pubblica amministrazione al coinvolgimento dei privati (finalmente visti come una risorsa e non un nemico per lo Stato), dalla scuola pubblica (statale e paritaria) alla formazione dei funzionari pubblici e al ruolo del terzo settore.
Per questi motivi Noi con l’Italia ha votato la fiducia al Governo Draghi