SEMPLIFICAZIONE E SBUROCRATIZZAZIONE
Questo PNRR non è solo un insieme di progetti, di numeri, ma è il più grande strumento per la riforma dell’Italia. Per 25 anni abbiamo detto ai cittadini che non potevamo fare le riforme, perché non avevamo le risorse. Oggi abbiamo le risorse e la prima sfida restano le riforme, prime fra tutte semplificazione e sburocratizzazione, che dobbiamo fare il bene del nostro Paese. Perché?
Perché in Italia per spendere 100 milioni, lo dico come ex ministro dei lavori pubblici, ci vogliono 15,7 anni in media. E’ evidente che l’Europa si chieda come faremo a spendere 200 miliardi in 6 anni.
Perché per fruire del Bonus 110%, ad oggi, sono necessarie 95 pratiche burocratiche. E’ evidente che poi 3 milioni di cittadini rinuncino.
Perché il Governo Conte aveva immaginato norme visionarie, ma ad oggi abbiamo ancora 547 decreti attuativi in sospeso, che vuol dire che il 57,3% delle leggi fatte dal Parlamento non hanno ancora avuto pratica efficacia.
Perché serve la riforma della giustizia. Che cosa è il traffico di influenze? Che cosa è l’abuso d’ufficio? Perché i funzionari e gli amministratori non si assumono più responsabilità?
Se queste esigenze fossero mattoni, con essi dovremmo impegnarci a costruire una cattedrale. Non usarli per colpirci tra di noi.