BASTA CON LA DIDATTICA A DISTANZA
Tra poco più di un mese inizierà il nuovo anno scolastico e la posizione di Noi con l’Italia vuole essere molto chiara: mai più didattica a distanza. Ad oggi però non abbiamo ancora iniziato a discutere e organizzare il rientro nelle aule per studenti e personale scolastico: un fatto grave, soprattutto alla luce delle evidenze scientifiche che dimostrano quanto la didattica a distanza abbia fatto male alla “salute mentale” dei nostri giovani, al loro apprendimento (recente è il rapporto Invalsi che stimava al 44% i maturati che non hanno raggiunto un livello di conoscenza minima dell’italiano e al 51% nella matematica), senza considerare quanto la Dad abbia aumentato e portato alla luce le molte disparità sociali che, storicamente, la scuola aveva contribuito a combattere.
L’ISTAT ha stimato che tra aprile e giugno 2020 l’8% degli iscritti delle scuole primarie e secondarie -600mila studenti- non ha partecipato alle video lezioni, che circa 430mila studenti hanno necessitato di supporto economico per l’acquisto dei dispositivi informatici necessari e che solamente il 20% degli alunni ha avuto la possibilità di collegarsi tutti i giorni con i propri insegnanti.
L’unico modo per risolvere questa situazione è tornare a pianificare. Pianificare vuol dire organizzarsi e mettere in campo tutta una serie di strumenti per imparare a convivere con il virus e, quindi, tornare ad una vita più normale possibile in tempo di pandemia.
Innanzitutto la campagna di vaccinazione, fondamentale per rendere definitivamente le scuole un luogo sicuro, anche per le famiglie degli studenti che potrebbero essere contagiate “di ritorno”. Ad oggi, secondo l’ultimo report pubblicato sul sito del governo, il 78,8% del totale del personale scolastico ha ricevuto due dosi di vaccino o unica dose, un ulteriore 15,2% è in attesa di riceverne la prima o unica dose. Riguardo gli studenti, invece, i dati indicano al 29,6% la quota di chi ha ricevuto la prima dose sul totale e al 14,5% la seconda o unica dose.
Riaprire le scuole, rendendole sicure per il personale, gli studenti e le loro famiglie è un impegno che dobbiamo ai nostri ragazzi e a cui non possiamo più sottrarci per il loro bene, la loro istruzione e il nostro futuro.
Mai più Dad.