Maurizio Lupi

 CorSera: Vedrete che i moderati ci sono. Noi portiamo la cultura di governo
Agosto 12, 2022

CorSera: Vedrete che i moderati ci sono. Noi portiamo la cultura di governo

Vedrete che i moderati ci sono
Noi portiamo la cultura di governo

Su uno sfondo blu i simboli di Noi con l’Italia, Coraggio Italia, Udc e Italia al Centro.
La lista di centrodestra Noi Moderati è nata ieri, nel giorno del primo vagito dell’alleanza Calenda-Renzi

Maurizio Lupi, lei è il leader, il vero centro siete voi?
Io non voglio parlare male della culla accanto. Ma bene del mio bebè. Una proposta politica basata sulla libertà di educazione, di impresa e di religione. Sulla famiglia, la solidarietà e la sussidiarietà e il protagonismo della persona e della società attuata con concretezza e responsabilità.

Per riequilibrare il centrodestra a trazione Meloni?
No, per rappresentare elettori che abbiamo perso. Il Pdl nel 2008 ne aveva 14 milioni: il 37,8%. Non li ha più. Allora il problema non è rincorrere altri, ma dimostrare che i moderati ci sono, il bene comune non è una parolaccia, esiste la moralità del fare e la politica estera è un pilastro. Senza essere in Europa e nel mondo occidentale l’Italia sarebbe più povera.

Tra voi ci sono differenze come sull’immigrazione. Da cattolico, sentir parlare di blocco navale cosa le provoca?
C’è il dovere dell’accoglienza a condizione che sia dignitosa e regolamentata. Il diritto alla difesa dei propri confini e di quelli dell’Europa è importante. Ma anche accogliere profughi dalla guerra o perseguitati, come abbiamo fatto con l’Ucraina.

Su sanzioni e armi all’Ucraina la Lega è stata critica.
Il programma da noi sottoscritto è chiaro e non lascia equivoci. Se aiuti un altro Paese lo devi fare concretamente. La sfida è quale Italia realizzare.

Quale?
Per noi il primo pilastro è l’istruzione, la ricerca e la formazione. La battaglia sugli insegnanti, pagati il 50% in meno dei colleghi europei, non è solo della sinistra. E nemmeno quella sui giovani che non li accontenti con una dote.

Voi che pensate di fare?
Riavviare l’ascensore sociale di cui io stesso ho usufruito (mio padre era un muratore con la terza elementare). E aiutando le famiglie.

 

In che modo?
L’unione europea per famiglie e minori spende l’1,8 del Pil. L’Italia l’1, lo 0,8 in meno. Basta riallinearci.

E il reddito di cittadinanza?
Il 40% a chi non può più lavorare è giusto. Il resto diamolo alle aziende che assumono. Dei miei due figli maschi il primo per uno stage in Italia ha avuto 900 euro, l’altro, in Usa, 3 mila. I giovani vogliono la dignità del lavoro non l’assistenza.

Calenda e Renzi rivendicano una posizione di centro. Ne avete mai parlato?
Loro hanno sempre navigato in uno spazio di sinistra. Noi abbiamo messo insieme figure credibili come Brugnaro, riconosciuto come miglior sindaco di Italia, Giovanni Toti che ha lanciato il metodo Genova e Cesa uno dei fondatori del Ppe. Noi siamo coerenti e concreti.

Berlusconi lo è?
Il programma sottoscritto insieme lo è. Poi ognuno si contraddistingue. Però basta con l’indicare dei “mostri”, come si sta facendo con Giorgia Meloni. Il centrodestra ha l’opportunità di governare il Paese. Giorgia Meloni l’ha compreso. Anche gli altri. C’è bisogno di “Noi moderati” per rafforzare la cultura di governo e della responsabilità del centrodestra.

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