Maurizio Lupi

 LUPI: “SIAMO NOI LA FORZA DEL DIALOGO SOLO UNITI SI VINCE E SI GOVERNA”
Dicembre 2, 2024

LUPI: “SIAMO NOI LA FORZA DEL DIALOGO SOLO UNITI SI VINCE E SI GOVERNA”

LUPI: “SIAMO NOI LA FORZA DEL DIALOGO SOLO UNITI SI VINCE E SI GOVERNA”

 

ROMA “Una scommessa vinta”. Esulta Maurizio Lupi, leader di Noi moderati, alla chiusura della convention.

Quale scommessa?

“C’è da lavorare, ma questi due giorni hanno dimostrato che Nm sta crescendo qualitativamente: il fatto che tante amiche del centrodestra, Carfagna, Gelmini, Versace e tanti amministratori, dopo il fallimento del Terzo polo scelgano noi è segno che la proposta va nella direzione giusta. Ma non solo”.

Cos’altro?

“Cresciamo anche nel consenso:il 3% in Umbria, il 9 in Liguria, il 7 in Molise, il 5 in Sardegna, il 6 ad Anzio e Nettuno e i sindaci in tanti piccoli Comuni sono un segnale”

Che segnale?

“C’è bisogno di una politica che possa rappresentare quel 9 milioni di moderati che non votano, come ci ha spiegato qui Antonio Noto. La loro è una scelta legittima ma al ri- basso, dobbiamo dare loro rappresentanza”.

Vi proponevate un nuovo inizio. Che c’era di nuovo?

“Siamo sempre noi. Con la nostra storia e la nostra identità. Il 21 maggio 2023 abbiamo fondato Nm. Il compito era unire il centro del centro- destra. Ma il fallimento del Terzo Polo ci dà una responsabilità più grande. Aprirci a tutti coloro che si riconoscono nei nostri valori e nel nostro progetto”

Avete aperto al Centro popolare ed entrate nel Ppe, in cosa siete differenti dagli alIeati?

“Noi siamo la forza del dialogo, della concretezza, della responsabilità. E vogliamo una politica che torni a rappresentare pezzi importanti di società viva. Lo facciamo con Giusy Versace sulla dignità di tutti anche delle persone con disabilità, con Michela Brambilla sul tema della tutela degli animali e dell’infanzia, con Carfagna e Gelmini che con la loro autorevolezza rafforzano i moderati del centrodestra”.

Respingete il termine «cespugli». Sognate di essere «foresta». E non volete essere calpestati. Cosa mettete sul tavolo della coalizione?

“Intanto abbiamo custodito il seme della storia del cattolicesimo liberale e del riformismo con le nostre battaglie per la famiglia, la natalità e la scuola. Le abbiamo difese nella legge di Bilancio. Pensiamo al congedo parentale di 3 mesi all’80% per entrambi i genitori. Era al 30. Poi la scuola. Vogliamo ottenere detrazioni per le spese scolastiche, fondi per le paritarie in parti- colare per i ragazzi disabili. Sulla sanità chiediamo per i giovani medici specializzandi la possibilità di fare prestazioni extra, ora vietate. E per gli infermieri la flat tax al 15% dei guadagni accessori. E poi il decreto flussi va corretto”.

Non è passato?

“Si. Abbiamo votato a favo re è uno strumento importante ma chi entra non può aspettare due anni per il ricongiungimento familiare”.

Avete confermato e applaudito Toti, dopo il patteggia mento.

“La riabilitazione gliel’han no data i liguri che hanno scelto Bucci in continuità con lui nel modello Liguria. E il tema del garantismo e la dignità di chi fa politica deve essere qualificante di Noi Moderati”.

E Totò Cuffaro?

“Non fa parte di Noi moderati. Ma in Sicilia per le Europee Fl e Nm hanno fatto un lavoro insieme alla Dc, sotto l’egida del Ppe, ottenendo il 23%, un segnale non da poco per indicare la prospettiva”.

Che prospettiva?

“Nessuno di noi è Mandrake o Superman. C’è una comunità. Capace di mettersi insieme portando esperienza, competenza e passione”.

L’eco delle schermaglie è arrivato anche all’assemblea.

“Le differenze ci sono. Io sono diverso dalla Lega. Ognuno ha la propria storia, Per noi diventano ricchezza se sappiamo fare sintesi. Uniti si vince e si governa”.

Voi volete contare di più?

Per noi l’importante è portare contributi. E speriamo di crescere sempre di più e di essere ancor più protagonisti”.

Intervista al Corriere della Sera

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