La politica di AP a livello nazionale non cambia
Vogliamo costruire un centro moderato alternativo sia al PD che ai populismi
Sono sempre stato autonomista, sussidiario e federalista e rispetto profondamente le scelte che i siciliani fanno nella loro autonomia. Poiché si vota per il presidente della Regione è giusto scegliere la persona che meglio possa aiutare quella terra a guardare con positività al futuro.
Il mio giudizio è che lì la politica tutta sia stata sconfitta, sia quella di centrodestra che di sinistra.
Dovremmo chiedere tutti ”scusa” perché la situazione è quella sotto gli occhi di tutti.
Ora c’è bisogno della politica con la p maiuscola.
Ma un conto sono le legittime scelte che sul territorio con grande autonomia si fanno, un altro è la linea politica di Alternativa Popolare che a livello nazionale non è cambiata: vogliamo costruire un centro moderato, alternativo al Pd, agli estremismi e ai populismi.
Non c’è una legge elettorale che preveda coalizione: se c’è un proporzionale non ci sarà alcuna coalizione e mi auguro, quindi, che alle prossime elezioni ciascuno si presenterà da solo. Il resto è polemica strumentale.
Tutte le elezioni amministrative hanno dimostrato una cosa semplice: si vince solo al centro. C’è bisogno di una proposta moderata e di centro che noi possiamo interpretare.
Per questo non dobbiamo rincorrere gli altri ma essere credibili dimostrando con serietà quello che abbiamo fatto. Siamo una realtà che guarda con orgoglio alla propria identità e che non ha bisogno di farsi fare un’Opa da nessuno, in particolare da quelli che si credono i Maradona della politica.