O noi o il voto. La strana pretesa di Di Maio
O noi o il voto. La strana pretesa di Di Maio
I ragionamenti politici di Luigi Di Maio sono francamente incomprensibili. Il pur notevole risultato elettorale dei #5Stelle (risultata la seconda proposta politica scelta dagli italiani dopo il centrodestra) non gli dà diritto di veto sulla libera determinazione del Parlamento rispetto alle soluzioni possibili per dare un governo al Paese.
Invece Di Maio ha deciso che se fallisce il tentativo, legittimo, di governo 5 Stelle-Pd si deve tornare al voto, salvo l’omaggio formale al Capo dello Stato (“Decide il presidente della Repubblica”).
Dice che un partito che ha “circa 338” parlamentari (perché circa?) non può stare all’opposizione…
E allora studi la storia del Parlamento di cui si sente dominus.
Nella XV legislatura (2008) il Pd ha eletto in Parlamento 336 deputati, e si sono seduti nei banchi dell’opposizione.