Questa mattina, insieme ad una delegazione del Gruppo Misto, ho incontrato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte a Palazzo Chigi.
Un segnale concreto di una apertura di dialogo da parte del Governo non solo con le istituzioni europee ma anche con i gruppi parlamentari.
Da parte nostra abbiamo fatto presente al presidente Conte l’emergenza sociale ed economica nella quale versa il Paese e in conseguenza della quale possono esserci ricadute gravi soprattutto per le famiglie, perno fondamentale della società.
Il continuo braccio di ferro con l’Unione europea non ha giovato al nostro Paese: in certi casi infatti è già una realtà la fuga di investitori stranieri dall’Italia.
Siamo la settima potenza economica mondiale e la seconda manifattura europea, dobbiamo trasmettere credibilità.
A chi vuole investire da noi occorre dare la certezza che il Paese ha una guida, la certezza del diritto, la certezza che gli investimenti fatti o pianificati non saranno in balia di cambiamenti normativi che alterando le regole in corso d’opera ne compromettono la validità.
Come ci ricorda la nostra Costituzione, infatti, non si governa per la ricerca del consenso ma per servire il proprio Paese, servizio di cui è garante il presidente del Consiglio.
Nelle passate legislature il dialogo tra governo e gruppi parlamentari si esercitò sull’emergenza #terrorismo, oggi sarà saggio e utile farlo su quella sociale ed economica.