SCUOLE PARITARIE, IL GOVERNO NON LE ASCOLTA
Non ha ascoltato noi, non ha ascoltato le associazioni delle scuole paritarie, mi auguro che ora il governo ascolti i vescovi italiani che esprimono tutto il loro sconcerto e la forte preoccupazione per la sperequazione di trattamento riservata alle scuole paritarie, riservando poche briciole solo agli asili nel decreto Rilancio.
Anche perché non si tratta di un diverso trattamento riservato a particolari enti economici ma di una discriminazione fatta nei confronti di 866.000 ragazzi e bambini, delle loro famiglie e dei professori che in queste scuole pubbliche insegnano. Oltretutto è grave che tutto questo sia fatto in spregio di una legge dello Stato che da vent’anni dice a chiare lettere che il sistema di istruzione nazionale è unico, ed è fatto di #scuole pubbliche gestite dallo Stato e di scuole pubbliche gestite da soggetti privati, le #paritarie, appunto.
È una discriminazione fra realtà che offrono lo stesso servizio pubblico sottostando alle stesse regole. Il governo chiede sempre ai cittadini di rispettare le leggi, ma dovrebbe essere il primo a rispettarle e ad attuarle.
Oltretutto ha tutto da guadagnarci, sia in termini economici sia come ricchezza educativa, culturale e sociale del Paese.