DPCM, DELIRIO NORMATIVO
Tre dpcm in una settimana, faccio mia la definizione di Massimo Cacciari, “delirio normativo”.
Si è chiesto a palestre e piscine di attrezzarsi per continuare l’attività e dopo pochi giorni gli si dice di chiudere. Il settore della ristorazione è in grado di rispettare le regole per il pranzo ma non pare in grado di farlo per la cena, sulla scuola si è fatta grande retorica per mesi e poi di fatto si chiudono le superiori.
Ma tutto questo, in base a quali dati? Ci sanno dire quali sono i luoghi in cui si registra il contagio maggiore? Sono le scuole o il trasporto pubblico? Perché non si interviene positivamente sul trasporto pubblico invece di bloccare interi settori economici?
L’ennesimo provvedimento del governo sembra più un volersi tutelare stringendo genericamente le possibilità di contatto invece di assumersi la responsabilità di interventi mirati ed efficaci.
Per quanto ci riguarda siamo sempre disponibili a una collaborazione fattiva, chiediamo di poterlo fare a partire dalla condivisione previa dei dati in base ai quali prendere decisioni che sappiamo incidere pesantemente sulla libertà e la vita della gente.