Ottima idea sono sempre favorevole alle iniziative benefiche.. ma a proposito di iniziative benefiche, chi aiuta il settore dell’aniamzione turistica?
L’animazione turistica che conta decine di migliaia di stagionali è in difficoltà, illegalità e tasse uccidono il settore e nessuno se ne frega!
Questo settore, che dà la possibilità di lavorare in una fascia di età prevalentemente giovane, tra i 18 e i 30 anni ha il diritto di essere tutelato anche perché supporta l’occupazione giovanile che è, al momento, in totale crollo.
Gli animatori turistici, invece, spesso non vengono pagati, perché le imprese dai quali dipendono, a loro volta, a fine stagione non ricevono il compenso pattuito o perché esistono imprese “Pirata” gestite da personaggi truffaldini le quali, propongono alle strutture turistiche il servizio animazione a costi irrisori, fuori dalle logiche di mercato, ciò è possibile perché questi sciacalli non pagano tasse, non versano contributi e dunque si propongono a prezzi ultra competitivi, il risultato? Una volta terminata la stagione estiva, queste società pirata non pagano gli stipendio, chiudono i battenti e lasciano gli animatori con un pugno di mosce in mano, fermo restando che l’anno seguente ripropongono la stessa truffa presentandosi sotto altro nome.
Ne consegue che chi opera nella legalità viene inesorabilmente fregato da questa sorta di “Concorrenza sleale”, per tale motivo le società oneste che pagano stipendio e tasse, non potendo competere con opera nella illegalità falliscono miseramente.
Altro problema riguarda il costi contributivi che le aziende che assumono questi giovani devono sostenere e che, secondo le imprese d’animazione, sono troppo alti, anche perché, ogni anno, il 70-75% degli animatori si affacciano per la prima volta a questo mestiere e devono essere istruiti. Secondo il contratto nazionale del turismo, ogni animatore dovrebbe ottenere 45,50 euro lordi al giorno ai quali l’impresa che lo assume dovrebbe aggiungere circa 600 euro di contributi. Un costo troppo alto, che le imprese d’animazione non riescono a pagare e finiscono per non versare cadendo così nel drammatico vortice di “equitalia”.
) le chiediamo di farsi portavoce, di prendere a cuore anche l’animazione turistica e con essa tutti coloro che vi lavorano, sarebbe per noi molto importante che lei aiutasse il settore animazione onde riaggiornare l’attuale sistema contributivo e legislativo non idoneo e contribuendo alla nascita di una seria regolamentazione e tutela del settore,a nome dell’animazione turistica la ringraziamo tutti per quanto potrà fare, un cordiale saluto Federico Meoli staff Animandia

Grazie dello spazio concessomi, vi ringrazio per la solidarietà che state dando a noi cittadini terremotati.
Vi chiedo cosa potete fare per “correggere” le nefandezze del decreto legge 59 del 15 maggio 2012 e la successiva conversione in legge n. 100 del 12 Luglio 2012. Putroppo questa norma esclude noi danneggiati “NON inagibili” del sisma del Maggio 2012 dagli indennizzi. Siamo quindi italiani di serie B rispetto a chi, nella disgrazia, ci ha preceduto (vedi sisma dell’Aquila, Salò, sino al Belice compreso)? Grazie dello spazio concessomi