Pubblica amministrazione,grazie a noi meno assenteismo
Il programma elettorale del Pdl affronta anche il miglioramento della pubblica amministrazione, un settore dove il Governo Berlusconi ha promosso la riforma Brunetta ottenendo grandi risultati: abbiamo infatti ridotto di molto l’assenteismo nella PA. Ecco i dettagli di questo impegno dal 2009 ad oggi
Ironicamente si potrebbe dire che la “salute” degli impiegati statali è migliorata di molto. E comunque che sono diminuite ulteriormente le assenze per malattia nella pubblica amministrazione, quasi del 20 per cento.
A dirlo questa volta è il successore di Brunetta al ministero della Pa, Filippo Patroni Griffi, che qualche mese fa ha espresso soddisfazione per i dati sulle assenze di malattia nel pubblico impiego. Leggi “La cura Brunetta funziona ancora” via il Giornale. Purtroppo questi dati non comprendono la scuola, l’università e la pubblica sicurezza, altri settori della pubblica amministrazione dove pesa molto l’assenteismo.
ULTIMI DATI
Il calo è del 19.7 per cento (settembre 2012 su settembre 2011) con punte del 35 per cento per le Asl e del 31.8 per cento nelle regioni del meridione. Anche nei ministeri si nota un calo dei giorni di assenza per malattia oltre i dieci giorni del 18.7 per cento.
Leggi anche “Assenteismo dipendenti pubblici: – 40 per cento!” via pdl.it
LA NOSTRA RIFORMA
Il calo delle assenze per malattia è iniziato nel 2009 dopo le novità introdotte dalla cosiddetta riforma Brunetta. Tra quelle che sembrano aver inciso di più è la limitazione dello stipendio e la retribuzione di base nei giorni di malattia ma anche il maggior rigore rispetto alla presentazione del certificato medico e agli orari di reperibilità. Leggi “La legge contro i fannulloni” via pdl.it
I PUNTI DEL PROGRAMMA DEL PDL
Per la pubblica amministrazione in Pdl ha inserito nel programma elettorale 2013 alcuni punti per continuare questo lavoro:
- Favorire le progressioni di carriera per merito rispetto a quelle per anzianità.
- Semplificare le procedure delle gare d’appalto e dissuadere i ricorsi immotivati.
- Incentivare la produttività nella Pubblica Amministrazione e definire sanzioni per il mancato rispetto dei tempi di risposta a famiglie e imprese.
- Appalti a km zero, a parità di costo, soprattutto per le PMI.
- Piena applicazione delle norme attinenti la mobilità obbligatoria nel pubblico impiego.
- Previsione, anche per la PA , solo di mandati dirigenziali a tempo determinato rinnovabili.
Non è risolto il problema dell’assenteismo ma certamente sono risultati importanti per il miglioramento della produttività della Pa!
3 thoughts on “Pubblica amministrazione,grazie a noi meno assenteismo”
Da oltre un decennio con il blocco delle assunzioni non accedono giovani, si chiede di applicare riforme normative e usare nuove tecnologie ad una maggioranza di dipendenti che penso si avvicini più ai 50 anni, purtroppo nel pubblico impiego non sono l’anzianita anagrafica e l’esperienza pregressa le condizioni migliori per un rinnovamento che deve avvenire più dall’interno con risorse nuove e preparate che calate dall’alto.
Incentivare l’assunzione dei giovani nella pa, non serve un blocco di assunzioni generalizzato, come sempre da nord a sud in egual modo.
Da sempre mi chiedo se fosse possibile eliminare la discriminazione tra i dipendenti del settore privato e quelli della pubblica amministrazione (in particolare i ministeriali). Perchè in tempi di crisi come questo chi lavora nelle aziende private è a rischio di perdita di lavoro od essere costretto (come è successo a me) di concordare un part-time mentre i ministeriali continuano ad avere il privilegio di essere intoccabili? E’ possibile prevedere un meccanismo di riduzione dei loro stipendi in presenza di un calo del PIL? Sappiamo che l’apparato statale ci costa 800 mld all’anno…
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