Emergenza casa, sospensione degli sfratti per le categorie disagiate
Il Consiglio dei ministri ha deciso la sospensione sino al 30 giugno 2014 dei procedimenti di sfratto in corso per famiglie con situazioni di forte difficoltà.
Questa non è una proroga generalizzata degli sfratti, ma come promesso il segno di un’attenzione forte alle emergenze reali e alle situazioni più disagiate.
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REQUISITI
Le persone che possono beneficiare del provvedimento sono quelle con le seguenti caratteristiche:
- reddito annuo lordo familiare inferiore a 21.000 euro;
- residenza nei comuni capoluoghi di provincia, nei comuni limitrofi con oltre 10.000 abitanti e nei comuni ad alta tensione; abitativa (delibera CIPE del 13 novembre 2003 n. 87/03);
- che siano o abbiano nel proprio nucleo familiare figli fiscalmente a carico;
- persone ultra-sessantacinquenni, malati terminali o portatori di handicap con invalidità superiore al 66 per cento;
- purché non siano in possesso di un’altra abitazione adeguata al nucleo familiare nella regione di residenza.
7 thoughts on “Emergenza casa, sospensione degli sfratti per le categorie disagiate”
Tutto bene! ma ci terrei a specificare che chi come me per morosità incolpevole in quanto perso il lavoro ed avendo 50 anni tra qualche giorno sarà costretto a dormire in macchina!… nessun diritto! complimenti al governo ed “alle leggi non generaliste” uguaglianza diritto alla casa ….. ma non fatemi ridere!
Mi piacerebbe sapere, a proposito dell’ennesima proroga sugli sfratti, come dovrebbe fare un proprietario di casa, che ha bisogno di rientrare in possesso dell’appartamento per necessitá, e si trova ogni fine anno a dover lottare contro queste proroghe concesse, senza mettersi nei panni dell’altra parte….. Che fa, paga lui il fitto di un appartamento x la bella faccia degli altri? Perchè chi approva queste leggi, non mette a disposizione i propri appartamenti, rendendosi cosí conto di quanti parassiti ci sono in giro, e di quanto sia, grazie alle proprie leggi, difficile liberarsene? Provare per credere…..
Per la categoria dei morosi incolpevoli il governo è al lavoro con strumenti specifici.
Carlo per Maurizio Lupi
Gentile Valentina,
questo provvedimento aiuta una categoria con forte disagio ma il governo non ha fatto una proroga generalizzata degli sfratti. Anzi siamo al lavoro per tutelare anche i proprietari di casa.
Maurizio
Gentile sig. Lupi
la “signora” che abita in casa dei miei genitori percepisce € 1.200,00 netti al mese, gli alimenti dall’ex marito, 1/2 della quota relativa al fitto di casa, è sempre in vacanza all’estero con il nuovo compagno ( internet è piena di foto a riguardo ) e secondo i Vs canoni rientra nelle categorie disagiate.
Io guadagno € 1.000,00 netti al mese, sono in attesa, il mio compagno non lavora, e sono costretta a vivere con mamma e papà perchè grazie ai Vs decreti la “signora” non si schioda. Oltretutto lo scorso anno ha anche perso la causa di sfratto.
Secondo Lei chi delle due è la vera disagiata?
Perchè io non posso entrare in possesso della casa che i miei genitori hanno comprato con sangue e sudore?
Perchè invece di mettere in difficoltà i proprietari di casa, non date più concessioni per la costruzione di case popolari?
Perchè non ponete un limite al decreto, magari dando la possibilità di poterne usufruire solo una volta?
Se continuate così io che faccio, non mi tolgo più questa parassita di dosso, e devo cercarmi una casa in fitto, magari seguendo poi l’iter che consigliate con questo decreto?
Ma stiamo scherzando? Volete almeno provare una volta tanto a risolvere davvere i problemi della gente, di tutta la gente, non solo di chi vive alle spalle di chi lavora davvero? Perchè non provate mai a stare dall’altra parte, a vedere come ci si sente ad essere DERUBATI di un diritto?
Egregio Sig. Lupi,
ritengo che sia già al corrente dell’incongruenza del limite di 21000 euro di reddito per beneficiare della proroga sfratti indicata dal Comunicato del Consiglio dei Ministri e anche qui sopra da Lei riportata, e del solito limite di 27000 euro che rimane valido in quanto sulla Gazzetta Ufficiale il decreto è stato prorogato al 30 giugno 2014 senza fare menzione della nuova cifra.
Mio figlio ha un unico appartamento dove un’invalida (è depressa) single che percepisce una pensione di “soli” 24000 euro l’anno continua a beneficiare di queste proroghe da 3 anni, mentre mio figlio che ha 32 anni abita ancora con noi e dovrà cercarsi una casa in affitto. Abbiamo sempre fatto ricorso al giudice verso le sospensioni dell’esecuzione dello sfratto, ma abbiamo puntualmente perso, in quanto per il giudice la sopraggiunta necessità dell’abitazione da parte di mio figlio non è accettata e in alcun modo dimostrabile.
Ma perchè nessuno entra nel merito di questo decreto dando un limite a quante volte può essere chiesto questo beneficio oppure prendendo in considerazione la composizione del nucleo familiare: un single con reddito di 26900 euro ne può beneficiare mentre una famiglia numerosa con 27100 euro non può beneficiarne?
Ogni anno il governo si limita semplicemente a prorogare la data del decreto. Sono convinta che nessuno mai ne analizzi il testo, e così si continua anno dopo anno con questo “esproprio legalizzato”.
Grazie per la sua attenzione.
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