Il Piano aeroporti riordina in modo strategico il settore e ottimizza le risorse
Leggete la mia intervista a Il Sole 24 Ore “Lupi: ok entro sei mesi al piano aeroporti e su Alitalia-Eithad partita da giocare” di sabato 25 gennaio 2014.
Il piano aeroporti è una di quelle sfide in cui il fattore tempo è decisivo.
Il progetto, fresco di un passaggio in Consiglio dei Ministri, taglierà il traguardo entro giugno superando e driblando gli Enti locali pronti a dare battaglia sul piano che riordina gli scali italiani riducendoli a 37 (11 strategici e 26 di rilevanza nazionale) e integrando dieci macro aree geografiche.
Il piano punta a:
- ridurre gli sprechi di molte strutture minori;
- mettere in sicurezza le due categorie di aeroporti di interesse strategico, i più importanti per bacino di utenza, e quelli di rilievo nazionale;
- riportare i conti in pareggio: se vorranno restare tali, anche gli scali di rilevanza nazionale dovranno adeguarsi;
- programmare e individuare priorità per le risorse in infrastrutture e per gli investimenti.
LEGGETE ANCHE: Razionalizziamo gli aeroporti italiani con il Piano Nazionale
AEROPORTO DI TORINO
Ministro, il piano è stato accolto positivamente quasi da tutti gli interessati. Il quasi riguarda due questioni. Partiamo dal caso Torino dove il sindaco Fassino non ha digerito la sua scelta e le ha chiesto di rivedere il declassamento di Caselle.
Guardi negli ultimi anni in Italia ognuno ha sviluppato le infrastrutture secono criteri localistici. Il Paese non è stato in grado di darsi un’organizzazione, di decidere dove si investe. Ora si cambia e si punta a creare un sistema integrato. Ma spiego: quando si è tratto di creare infrastrutture come porti o aeroporti molti enti locali sono andati per conto proprio, senza guardare oltre il territorio di riferimento.
Ciò non vuol dire che andremo avanti senza ascoltare le parti coinvole, anzi. Il piano parte dopo 3 mesi di dialogo con gli Enti locali. Ma, tornando a Caselle, nessun declassamento, Fassino deve riconoscere che lo scalo di Torino, con 3 milioni di passeggeri l’anno era e resta di interesse nazionale, così come Linate e Bergamo che però ne hanno 9 milioni.
AEROPORTI PISA E FIRENZE
E poi c’è il caso del derby tra Comuni: Pisa e Firenze sono due scali che dovranno fondersi in un’unica gestione.
Questa è l’unica eccezione tra le macro aree che abbiamo individuato. Al Centro, per evidenti questioni orografiche, possono convivere Bologna e questi altri due aeroporti toscani. Ma a patto di unire le forze e di lasciare alle spalle una rivalità di campanile che viene da molto lontano.
AEROPORTO FIUMICINO
Il piano ha anche bisogno di infrastrutture. A Fiumicino manca l’alta velocità. Lo stesso vale pe ri grandi nodi che dovrebbero saldare ferro e aerei. Soluzioni in vista?
Se parliamo di Fiumicino posso dire che nelle ultime ore abbiamo dialogato con Adr, il gestore, per chiedere di procedere sulla strada delle opere approvate. E stiamo anche pensando a come unire l’alta velocità ferroviaria allo scalo romano.
SU ALITALIA – EITHAD
Alitalia infine. Il progetto viene incontro alle richieste, ufficiose, di Eithad che si dice pronta a investire in Italia a patto di avere le mani libere su alcune questioni. Lei è ottimista sul futuro di questa acquisizione?
Alitalia è una compagnia privata, ma come governo ce ne occupiamo perchè riteniamo strategico il comparto aereo. Seguiamo con attenzione la vicenda ma sono le aziende a dover chiudere gli accordi. Detto questo, resterei con i piedi per terra. Insomma, in queste ore decisive, non parlerei di ottimismo ma di realismo.
10 thoughts on “Il Piano aeroporti riordina in modo strategico il settore e ottimizza le risorse”
La querelle Pisa-Firenze è irrisolvibile, quindi si tratta di rispolverare il vecchio progetto Dc anni ’70 che voleva un aeroporto toscano in provincia di Arezzo, in val di chiana, sulla nuova stazione della direttissima ferroviaria firenze-roma. Val di Chiana servirebbe anche alto lazio e marche, costituendo valida alternativa a bologna.
I da fiorentino che abita ad arezzo non vado più a Pisa per via del noto dileggio…
ON.MIN. LUPI, credo che il Suo Lavoro Instancabile, Tenace, Puntiglioso, stia portando degli Ottimi risultati per l’Italia e per tutti gli Italiani. Il Suo e’ un settore Strategico, Fondamentale, da dove si deve partire per ripartire a sistemare l’Italia. Senza i Trasporti, via Terra, via Aerea, via Mare e via Ferrovia non andiamo da nessuna parte, nel vero senzo della parola…!!! Gran parte della ripresa Economica futura dell’Italia dipende dal settore Trasporti. I Pendolari che decidono di lasciare a casa l’automobile e prendere i mezzi come il Treno o l’Autobus, per risparmiare ed in molti casi fare anche prima ad arrivare, devono poterlo fare comodamente. I recenti rincari dei pedaggi ai caselli Autostradali e dei Carburanti, invogliano un po’ tutti ad usare mezzi di Trasporto alternativi, Aerei, Treni, Autobus, Pulman, Navi, da qui si evince l’importanza a finche’ questi siano ben funzionanti ed efficienti.
In Italia siamo alla Frutta per cio’ che riguarda i mezzi di trasposrto e la viabilita’, sia Regionale che Nazionale ed anche Internzionale. Aeroporti da sistemare, Stazioni Ferroviarie fatiscenti ed obsolete, Porti (Civile e Commerciale) lasciati a se stessi o mal curati e gestiti, Autostrade (quasi tutte gestite da privati ed a pagamento), Strade Regionali e Statali non a norma, con segnaleteca arcaica e strutture per la sicurezza stradale obsolete od inesistenti in molte parti d’Italia, Cantieri da anni fermi, ormai fatiscenti ed irrecuperabili, che non hanno visto la realizzazione di nulla, solo Miliardi specati e Stanziamenti (a volte Europei) buttati alle Ortiche. o nelle tasche di qualcuno, i furbetti del momento. Il mio elenco e’ lungo, potrei continuare nell’analisi per un’oretta buona. Il Suo Lavoro, appena cominciato, e’ un buon segnale, finalmente, qualcosa di positivo per risolvere i problemi che ci affliggono da anni, nei Trasporti e piu’ in generale nella Moblita’ Italiana. Spero, sinceramente che Lei possa continuare a Fare cio’ che ha cominciato. In Italia cadono ogni 1-2-3 anni i Governi e si ricomincia da capo tutto, ovvero, non si conclude mai nulla. passano i decenni e’ tutto resta immobile. In Oriente ed in molti altri Paesi del Mondo, in 2-3 anni si rifanno Citta’ intere ed Opere Pubbliche avvenieristiche, cose e strutture all’avanguardi dal punto di vista Ingegneristico ed Architettonico, sfide dell’Uomo usando la Scienza, mentre in Italia in 2-3 anni si cambia solo Governo e tutto ricomincia da capo, con il valzer delle Poltroni e delle cariche Istituzionali, ma i problemi rimangono gli stessi, irrisolti. Ce’ molto da Fare On.Min. Lupi, Le auguro Buon Lavoro. Spero in un’Italia piu’ bella, in un’Italia con la voglia di Fare e non di chiacchiere per perder tempo, un’Italia Dinamica, Giovane, Coraggiosa, Combattiva, Competitiva.
Quante promesse hai fatto per l’aeroporto di Forlì ? Come andiamo a finire? Dovremo fare un campo di patate?
In questa fase non voglio commendare il programma degli aeroporti,bensì vorrei suggerire al Sig. Ministro di voler rivedere le tariffe autostradali, mi spiego, ritengo inutile aumentare i pedaggi su tratte non trafficate anzi è il caso di ridurre i pedaggi, tratta Bari-Taranto. Bari- Napoli-Foggia e così via.Altra questione i maggiori introiti da destinare alle opere e manutenzioni perchè non devono essere appaltate con pubblici bandi di gara a massimo ribasso invece credo che siano ad appannaggio dei concessionari forse anche senza controlli.Attendo delucidazioni saluti IRusso
Italo, su questo tema ti segnao che il Ministro ha avviato lo sconto del 20% sulle autostrade per i pendolari. Un aiuto concreto.
Carlo per Maurizio Lupi
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