Taglio stipendi manager pubblici. Moretti è libero di andare via
(aggiornato 25 marzo ) Maurizio Lupi ha risposto così alle parole dell’Ad di Ferrovie Mauro Moretti: “Credo che se un manager ha voglia di andare via è libero di trovare sul mercato chi lo assume a uno stipendio maggiore”.
AGGIORNAMENTO 25 MARZO
Il ministro Lupi è tornato a parlare degli stipendi dei manager pubblici e sul “caso” Moretti ha aggiunto: “Se vuole davvero lavorare gratis sono molto contento, forse anche Moretti si è accorto di aver sbagliato”.
“Se avesse chiesto scusa avremmo già risolto tutti i problemi. Perchè è vero che tutti siamo importantissimi ma nessuno è indispensabile”. Lupi ha sottolineato che «tante volte sbagliamo noi politici, diciamo una stupidaggine, basta ammetterlo e finisce lì». E poi ha aggiunto: «Non voglio dire che abbia perso un braccio di ferro. È un manager efficiente, ha risanato le Ferrovie, però la sua uscita contro il taglio dello stipendio è stata fuoriluogo».
A giudizio del ministro «è giusto che se un manager è bravo sia pagato. Ma se il tuo datore di lavoro, lo Stato, ha esigenza di dare un segnale forte perchè si devono usare meglio le risorse dei cittadini e si devono diminuire gli stipendi degli amministratori pubblici, credo che stiamo parlando di una esigenza giusta». E comunque, chiede, «60 mila euro al mese vi paiono poco?
Sull’eventuale taglio degli stipendi dei manager pubblici con la spending review, il ministro Lupi ha aggiunto: “Moretti è una manager efficiente del nostro Stato, ha dimostrato di avere lavorato bene ma se il padrone, lo Stato, decide che rispetto a quello stipendio bisogna dare un segnale anche nella direzione dei cittadini, (perchè circa 50 mila euro al mese non mi sembrano oggettivamente pochi), giustamente siamo in un mercato libero e credo che se Moretti ha altre offerte, se vuole andare alle ferrovie tedesche, lo può fare tranquillamente”.
9 thoughts on “Taglio stipendi manager pubblici. Moretti è libero di andare via”
Ottima risposta tutti importanti nessuno indispensabile
Carissimo Ministro ,ha dato una ottima risposta (quella che tutti gli Italiani avrebbero voluto dare).
Abbassategli subito lo stipendio, così trova più facilmente e subito qualcuno che lo paghi di più e lo agevoliamo nel dare le dimissioni.Un pò di umanità per questo valente manager.
Siamo tutti capaci “”di ottenere un bilancio di spesa positivo”” eliminando tra l’altro le linee ferroviarie così dette, secondo lui “in perdita” penalizzando chi ogni giorno, e sono tanti cittadini, le ha utilizzate per recarsi al proprio posto di lavoro. Le spese da eliminare sono quelle impiegate per la cattiva gestione come sta avvenendo anche in Piemonte ed in Liguria con l’appoggio a quanto pare dell’A.D. . Se se ne va all’estero (se qualcuno lo vuole, magari), avranno beneficio i cittadini e le FERROVIE dello STATO
Alla Politica spetta l’onere di dare indirizzi. Agli amministratori, tradurre questi in fatti produttivi. Se si rispetterà questa suddivisione di compiti non saranno più necessari i padreterni, che per essere tali, costano caro!
Il taglio delle retribuzioni da padreterno comporta necessariamente un avvicendamento di uomini. In quest’ottica il Ministro ha fatto bene a rispondere come ha risposto.
Paolo Colombati
Questa dovrebbe essere la normale risposta di qualsiasi Ministro, ma visto il periodo politico che il nostro paese ha attraversato, e anche se non condivido il suo modo di fare politica, le faccio i mie complimenti per l’ottima risposta… che mia auguro valga per tutti.
Ministro le ha perfettamente ragione e poi a questo punto se Moretti va via è meglio. Io fossi in lui mi vergognerei anche solo a guardare negli occhi un esodato, un disoccupato, un padre di famiglia che ha perso il lavoro, un padre di famiglia che non arriva a 1000 euro al mese, le forze dell’ordine che ogni giorno anche per difendere lui è sulla strada a rischiare la vita prendendo uno stipendio da fame! Dovrebbe cambiare cittadinanza, anzi diventare apolide, perchè nessuna nazione lo vorrebbe come cittadino. Scusi lo sfogo. Saluti
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