Scuola, buona riforma: autonomia, stabilità, merito e libertà di educazione
Roma, 14 maggio 2015. “Quando si parla di scuola bisogna sempre ricordare che al centro c’è la formazione e l’educazione dei ragazzi e non le pur giuste rivendicazioni sindacali. La scuola non è un’agenzia di collocamento e questa riforma non può ridursi a un decreto che la trasformi in un assumificio. Detto questo, proprio a partire dalle esigenze didattiche, il disegno di legge ‘buona scuola’ permette di assumere più di 100mila docenti rendendo stabile l’organico della scuola statale, raccorda la scuola al mondo del lavoro, punta sull’autonomia e sulla responsabilizzazione del dirigente scolastico e attua finalmente la parità scolastica mettendo le famiglie – anche se con detrazioni ancora parziali – nella condizione di scegliere, all’interno dell’unico sistema pubblico, tra scuola statale e paritaria”.