Io l’ho conosciuto bene De Luca occorre proprio evitarlo – Intervista al Corriere del Mezzogiorno
NAPOLI Maurizio Lupi, ex ministro delle Infrastrutture e oggi capogruppo di Ncd alla Camera, ha conosciuto Vincenzo De Luca in tempi non sospetti: quando l’ex sindaco di Salerno e ra suo vice al ministero . E i l rapporto tra i due non è stato mai veramente cordiale: «Lo dissi e lo ripeto ora — esordisce Lupi —: se lo conosci, lo eviti».
Oggi, però, ha gioco facile.
«Assolutamente no. L ’incandidabiilità è stabilita per legge. L’impresentabilità deriva da un giudizio politico. L’operazione della Bindi è strumentale e pericolosa a un giorno dal voto, poiché la diretta conseguenza è quella di accentuare la disaffezione dei cittadini per la politica. Ma il Pd, finora, ha preferito rimanere in silenzio e reagisce solo adesso che De Luca è stato inserito nell’elenco dei cosiddetti impresentabili».
Sarebbe il minimo.
«E no, il problema di De Luca non è che risulta impresentabile perché lo ha deciso la Commissione Antimafia, ma che se venisse eletto in Campania non potrebbe esercitare le sue funzioni di presidente di Regione. Inoltre, non è neanche un bravo amministratore: Salerno è la città con le tasse più alte e lui è un populista e non rispetta la legge. È decaduto da sindaco perché all’epoca rimase viceministro alle Infrastrutture e non si dimise da primo cittadino della sua città: da una parte lavorava da sindaco per la metropolitana di Salerno e dall’altra la finanziava. Io dopo tre giorni di fango mediatico ho fatto un passo indietro e mi sono dimesso da ministro. Non ho mai parlato di complotto contro di me. De Luca, invece, è rimasto, indifferente alla legge e e alle critiche».
Perché, all’epoca , non d enunciò pubblicamente il conflitto di interessi di De Luca?
«Non gli conferii le deleghe. Cosa avrei potuto fare di più?».
De Luca la prendeva in giro, disse che somigliava alla figlia di Fantozzi. Perché non ha mai reagito?
«Io sono una persona seria, agli attacchi scomposti non si deve mai reagire. Così mi hanno educato i miei genitori e di tanto ne vado fiero».
Intanto, se De Luca dovesse essere eletto, cosa accadrà?
«I campani sanno che negli ultimi cinque anni hanno avuto un governo che ha lavorato seriamente, rimettendo i conti in ordine, azzerando il deficit della Sanità. Ecco, veda: sono orgoglioso della nuova piazza Municipio di Napoli, della metropolitana. Tutte opere che sono state possibili grazie alla collaborazione istituzionale con il presidente Caldoro. I campani non possono scegliere l’ignoto e il populismo di De Luca».
Quale sarà il futuro del centrodestra e perché qui in Campania la costruzione di Area popolare ha subìto una battura d’arresto con l’Udc che sostiene De Luca?
«Certamente il futuro non è quello nostalgico che evoca Berlusconi: occorre rinnovarsi. Su De Mita, in verità, non ho compreso cosa sia accaduto. Ma Area Popolare andrà avanti e da queste elezioni ci attendiamo un rafforzamento della nostra area per ottenere una maggiore forza di in cidenza nelle scelte di governo».
Di: Angelo Agrippa
Fonte: Corriere del Mezzogiorno