I bambini hanno diritto a una mamma e a un papà – Intervista a Repubblica
Siamo disposti ad affrontare i diritti legati alle convivenze ma con alcuni vincoli e paletti invalicabili
ROMA. «Basta con questa omologazione, non è che il Parlamento europeo può dettare agli stati nazionali il concetto di famiglia». Maurizio Lupi, ex ministro del governo Renzi e ora capogruppo alla Camera del Nuovo Centrodestra di Alfano, difende la famiglia come «luogo del rapporto tra uomo e donna». Il suo partito, aggiunge, all’interno della maggioranza non farà passare alcuna legge che apra al matrimonio delle coppie Lgbt.
Onorevole, scusi, il Parlamento è democraticamente eletto da 500 milioni di cittadini europei e non impone nulla, dà un indirizzo politico non vincolante.
«Che io non condivido, non è possibile che se c’è un referendum in Irlanda o un voto di Strasburgo l’Italia si debba adeguare. Ognuno deve riflettere e confrontarsi su un tema che non riguarda solo i cattolici, ma anche i laici. Prendo atto che al Parlamento europeo ci sia una maggioranza, ma dico no al pensiero unico».
Quali?
«Primo, le convivenze non possono essere in alcun modo equiparate alla famiglia o al matrimonio. Secondo, non ci deve essere l’equiparazione alla famiglia, il che significa no all’ adozione dei figli visto che i bambini hanno diritto ad avere una mamma e un papà, E infine non ci può essere la reversibilità della pensione».
ROMA. «Basta con questa omologazione, non è che il Parlamento europeo può dettare agli stati nazionali il concetto di famiglia». Maurizio Lupi, ex ministro del governo Renzi e ora capogruppo alla Camera del Nuovo Centrodestra di Alfano, difende la famiglia come «luogo del rapporto tra uomo e donna». Il suo partito, aggiunge, all’interno della maggioranza non farà passare alcuna legge che apra al matrimonio delle coppie Lgbt.
Onorevole, scusi, il Parlamento è democraticamente eletto da 500 milioni di cittadini europei e non impone nulla, dà un indirizzo politico non vincolante.
«Che io non condivido, non è possibile che se c’è un referendum in Irlanda o un voto di Strasburgo l’Italia si debba adeguare. Ognuno deve riflettere e confrontarsi su un tema che non riguarda solo i cattolici, ma anche i laici. Prendo atto che al Parlamento europeo ci sia una maggioranza, ma dico no al pensiero unico».
Nessuno parla di pensiero unico, forse i voti di Dublino e Strasburgo segnalano un’evoluzione della sensibilità in tutta Europa
«
Non c’è alcuna evoluzione della specie e non mi omologo al pensiero di chi crede che non ci sia differenza tra uomo e donna».
Pensa quindi che in Italia si debbano lasciare i diritti degli omosessuali senza alcuna cornice legale?
«No, il Nuovo Centrodestra è contrario al disegno di legge attualmente al Senato, ma ha dato disponibilità ad affrontare i diritti collegati alle convivenze. Tuttavia con alcuni vincoli e paletti invalicabili».
Quali?
«Primo, le convivenze non possono essere in alcun modo equiparate alla famiglia o al matrimonio. Secondo, non ci deve essere l’equiparazione alla famiglia, il che significa no all’ adozione dei figli visto che i bambini hanno diritto ad avere una mamma e un papà, E infine non ci può essere la reversibilità della pensione».
Di: Alberto D’Argenio
Fonte: La Repubblica