Tenere alta attenzione su fusione Itedi-Espresso
Ci rassicurano le parole del ministro Boschi che, oggi in Aula, ha garantito che il Governo, per quanto di sua competenza, manterrà alta l’attenzione ed il monitoraggio sulla fusione Itedi-Espresso.
E’ bene però ricordare i numeri di questa fusione: 5,8 milioni di lettori, 3 quotidiani nazionali, 17 quotidiani locali, 2 concessionarie pubblicitarie, 5 milioni di utenti solo sul web, 3 radio nazionali. Questi numeri parlano non solo di una grande fusione editoriale ed imprenditoriale, ma anche di una significativa operazione economica e culturale, totalmente legittima ma su cui il Paese ha discusso a lungo in passato. Quante reazioni all’operazione Mondadori e Rcs Libri, che riguarda da vicino il Corriere della Sera, che ha rappresentato e rappresenta un importante punto di riferimento nel nostro Paese?
Per questo abbiamo voluto accendere una spia, convinti come siamo che sia importante il ruolo del parlamento e del governo e delle autorità di competenza su quanto sta accadendo. Siamo sicuri che la prima garanzia sarà la professionalità dei giornalisti. Ci saranno senz’altro ripercussioni sull’occupazione dei giornalisti ma certamente il silenzio non aiuta. Quello che è accaduto in questa settimana ci pone delle domande. Noi non vogliamo dare ragione a quanto diceva Chesterton “non abbiamo bisogno di una censura sulla stampa, abbiamo già una censura per mezzo della stampa”. Noi siamo convinti che questo in Italia non accada, siamo convinti che la stampa e la comunicazione siano strumenti importanti per il pluralismo e che il governo stia andando in questa direzione ma quello che chiediamo e che vogliamo è che resti alta l’attenzione ed il monitoraggio sulla vicenda.